Il Vesuvio

Il Vesuvio: escursione dall’agriturismo Masseria La Morella

Il Vesuvio è uno dei numerosi vulcani dell’arco vulcanico campano ed è l’unico vulcano oggi attivo nell’Europa continentale. Si raggiunge dall’agriturismo La Morella in meno di un’ora di macchina.

Agriturismo vicino Vesuvio a Napoli

Nel corso dell’eruzione che portò nel 79 d.C. alla distruzione di Pompei, Ercolano ed altre città romane, il Vesuvio emise una nube di pietre, ceneri e lapilli che si innalzò ad una quota di 33 km. Eiettò materiale piroclastico in misura di circa 1,5 milioni di tonnellate al secondo, con un rilascio di energia termica complessiva pari a circa centomila volte quella della bomba atomica che distrusse Hiroshima.  I resti delle  cittadine e delle ville romane che furono seppellite dall’eruzione formano oggi  una delle più note aree archeologiche al mondo, censita nel Patrimonio Mondiale Unesco come Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.

Agriturismo vicino a Vesuvio e Pompei
Agriturismo Vesuvio
Agriturismo vicino a Vesuvio ed Ercolano

Agriturismo vicino al Vesuvio

L’agriturismo Masseria la Morella è posizionato in modo ideale per raggiungere in brevi tragitti d’auto molte delle più interessanti località della Campania. Raggiungere il Parco Nazionale del Vesuvio dalla Masseria La Morella è davvero semplice, e basta poco più di un’ora di macchina per arrivare al parcheggio del Piazzale posto a quota 1.000 m s.l.m. nel Comune di Ercolano al termine della Strada Provinciale Ercolano-Vesuvio.

Partendo dall’agriturismo La Morella, si prenderà l’autostrada in direzione Napoli, uscendo ad Ercolano/Torre del Greco, e seguendo questo percorso (Google maps). Dal Piazzale si potrà già godere di una splendida veduta del versante settentrionale del Monte Somma, con i “Cognoli” di Sant’Anastasia e la Punta Nasone, la cima dell’antico vulcano alta a 1.132 m; sul lato opposto svettano i cognoli di Ottaviano e di Levante, mentre guardando verso l’alto ammirare quella che sarà l’ascesa al bordo inferiore dello Sterminator Vesevo. È consigliabile visitare uno degli Infopoint del Parco Nazionale del Vesuvio, in cui è possibile anche acquistare la carta dei sentieri. Dal piazzale parte il sentiero n. 5, intitolato “Il Gran Cono”, che arriva al cratere. Il percorso al cratere è obbligatoriamente accompagnato da guida. Ulteriori informazioni su questo vulcano son disponibili sul sito dell’Osservatorio Vesuviano.

Una scelta interessante, per un’escursione di un giorno che parte dall’Agriturismo La Morella, è quella di abbinare la visita al Vesuvio ad una visita agli scavi di Ercolano.

Avviso: non seguire la strada per la cima del Vesuvio suggerita da Google maps e da alcune mappe a navigatori, che attraversa il paese di Boscotrecase, sul versante meridionale del vulcano. La strada è chiusa alle macchine.

SALITA DAL PIAZZALE AL GRAN CONO

La vegetazione è caratterizzata essenzialmente da ginestra, che si accompagna ad altre specie erbacee pioniere delle lave, come la valeriana rossa e la romice. Il profumo che emana la ginestra annuncia l’arrivo della stagione calda, inebriando il visitatore ancor prima di iniziare la salita.
Dopo aver superato l’ingresso inizia l’ascesa al Cono lungo un viottolo molto largo, caratterizzato da una serie di tornanti estremamente panoramici, che permettono di allargare lo sguardo verso la depressione che separa il due vulcani, il Somma e il Vesuvio, chiamata Valle del Gigante, tranne che per la porzione occidentale che prende il nome di Atrio del Cavallo. Si riconosce la lava che risale all’ultima eruzione del 1944, ricoperta dal Stereocaulon vesuvianum, un lichene grigio-argento. Salendo ancora lungo i tornanti il panorama si allarga sempre più sul Golfo di Napoli, sulla pineta della Riserva Tirone Alto Vesuvio e sul Colle Umberto. Si giunge a quota 1.118 m, dove si incontra la Casetta che ospita la biglietteria e che dà inizio alla visita guidata. Pagato il pedaggio si prosegue su un percorso ancora piuttosto largo, lungo il quale si susseguono una serie di affacci sul cratere del Vesuvio e sul bordo superiore, quest’ultimo accessibile solo agli studiosi.

L’arrivo alla Capannuccia, a quota 1.170 m s.l.m., rappresenta la meta ravvicinata del sentiero. Al momento non è possibile percorrere l’intero anello (meta intermedia e meta d’itinerario), dal momento che sono in corso interventi di sistemazione e messa in sicurezza del tracciato, con tecniche di ingegneria naturalistica, realizzati dall’Ente Parco.

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